GIUSEPPE DI BELLA
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I principi terapeutici costituenti l' MDB, sono
Somatostatina-octreotide, Retinoidi, Vitamine E, D, C, Melatonina,
Bromocriptina, microdosi di antiblastici (con dosi 100 - 200 volte
inferiori alla chemio, ed inversione del meccanismo d' azione farmacologico
da citotossico - citolitico della chemioterapia, a proapoptotico
del MDB).
L'assoluta maggioranza delle trentaquattromilacinquecentootto pubblicazioni
su questi principi, reperibili al 22/12/02 su MedLine - National
Library of Medicine, selezionati su questo sito nella sezione "MDB
- Principi attivi", ne documenta la capacità di contrastare efficacemente
gli aspetti fondamentali da cui origina e procede la biologia neoplastica:
l' alto indice proliferativo, l' assenza di differenziazione cellulare,
e la conseguente inattivazione dell' apoptosi, principale meccanismo
fisiologico antiblastico, caratteristiche comuni a tutti i tumori.
Anche nella prevenzione l'MDB agisce efficacemente, su elementi
primari dell' eziopatogenesi tumorale, come agenti ossidanti e radicali
liberi. Particolarmente indicato l' impiego nei tumori epiteliali,
di retinoidi e delle altre vitamine epitelioprotettive, componenti
del metodo, come E e D. Queste vitamine, oltre ad attivare potentemente
il trofismo, l'integrità e il recupero funzionale degli epiteli,
insieme alla Melatonina, limitano decisamente anche il danno citotossico
che le radiazioni ionizzanti radioterapiche esercitano sugli epiteli
limitrofi al trattamento, e quello ossidativo e dei radicali liberi
sul DNA nucleare, sugli organuli del citosol e sulle membrane cellulari.
L'MDB pertanto, rappresenta una soluzione efficace, causale, alle
neoplasie, mentre la chemio non interviene sulla causa, ma sul prodotto
del processo neoplastico: le cellule tumorali. Essa persegue l'illusorio,
utopistico fine dell'eliminazione di tutte le popolazioni neoplastiche,
parte delle quali comunque, con un adattamento mutageno, produce
cellule sempre più refrattarie ai chemioterapici, dotate di alto
indice proliferativo, che colonizzano rapidamente un organismo debilitato,
i cui meccanismi antiblastici, omeostatici, immunitari, sono stati
gravemente e spesso irreversibilmente compromessi dalla chemioterapia.
Contrastando le molteplici, mutevoli, catene eziopatogenetiche della
cancerogenesi, l' MDB tende a recuperare quell'equilibrio biologico,
fisiologico, il cui sovvertimento ha consentito l'insorgenza della
neoplasia, che anche nei tumori solidi, va sempre considerata una
malattia sistemica, di cui la massa neoplastica rappresenta solo
la massima concentrazione evidenziabile. Il metodo converte la biologia
neoplastica in fisiologica, essenzialmente attraverso l'interazione
e il reciproco potenziamento dei suoi componenti. Pertanto, non
è solo la proprietà antiblastica di ogni singola molecola ad agire,
ma è la sinergia che potenzia l'efficacia antitumorale dell' MDB.
Somatostatina, Bromocriptina, Melatonina, inibiscono sia increti
ipofisari (come GH, Prolattina, potenti e ubiquitari fattori di
crescita, il cui ruolo nella cancerogenesi è documentato) che IGF1,
TGF, EGF, VEGF, PDGF, NGF, GASTRINA, FGF, COLECISTOCHIININA, noti
elementi primari della eziopatogenesi neoplastica.
Questo metodo nasce dall'esigenza di superare la sostanziale incapacità
della chemioterapia di guarire il cancro, come chiaramente evidenziato
dalla esistenza della chirurgia oncologica, che non avrebbe senso
in presenza di una chemioterapia realmente efficace.
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