L'effetto è comunque chiaramente positivo in tutte le patologie tumorali perché tutte hanno in comune i fattori causali che rispondono positivamente all'MDB, come ormai ampiamente e diffusamente confermato dalla letteratura medico-scientifica internazionale. Ad esempio fattori di crescita come il GH (l'ormone della crescita), la prolattina (potente fattore di crescita) o le somatomedine IGF I-II, i fattori angiogenetici come VEGF (fattore di crescita vascolare ed endoteliale), il fattore di crescita epiteliale EGF, quello fibroblastico FGF, quello nervoso NGF, sono ormai riconosciuti come potenziali attivatori della crescita neoplastica e sono tutti inibiti dai principi dell' MDB. Un ampio riscontro della letteratura scientifica ha confermato il potente effetto inibitorio di somatostatina e analoghi, bromocriptina, retinoidi e melatonina su questi e altri fattori di crescita neoplastici. Pertanto il razionale, il meccanismo logico d'azione dell' MDB, in quei fattori causali comuni a tutte le neoplasie è un dato scientificamente consolidato al punto che già nel 1988 l'FDA ha registrato l'impiego della somatostatina in alcune forme tumorali e numerose pubblicazioni ne hanno esteso le indicazioni praticamente a tutte le varietà neoplastiche.E' opportuno sottolineare con evidenza che l'efficacia dell'MDB è attenuata, ma non eliminata, da precedenti trattamenti chemioterapici che sovvertono quel terreno biologico che l' MDB riconverte alla normalità tanto più facilmente e rapidamente quanto meno è stato inquinato da terapie precedenti. Anche lo stadio della malattia è fondamentale per una valutazione prognostica dell'efficacia dell'MDB in quanto, in situazioni terminali, si può migliorare la qualità di vita e prolungare l'esistenza, difficilmente recuperare danni spesso irreversibili prodotti dalla progressione del male.