METODO DI BELLA > EFFETTI COLLATERALI
 
 
Effetti collaterali: gestione e cause
 
 
 
img_detail

L'emivita della somatostatina (naturale) a 14 amminoacidi oscilla sui 3 minuti circa. Ciò significa che la sua efficacia terapeutica decade con grande rapidità e di conseguenza comporta l'uso di una siringa temporizzata per mantenere costanti nel tempo concentrazioni efficaci di somatostatina. All'effetto terapeutico della somministrazione temporizzata si associa la tollerabilità, potendo una somministrazione rapida provocare disturbi gastro-enterici. Studi tossicologici condotti su mammiferi hanno escluso effetti collaterali rilevanti e test in vivo e in vitro non hanno evidenziato alcuna attività mitogena. Somministrazioni di dosaggi elevati e prolungati della somatostatina e analoghi possono causare nausea, meteorismo, disturbi addominali o diarrea senza mai assumere carattere di gravità. Questi disturbi si presentano soprattutto alle prime somministrazioni con attenuazione progressiva nel corso del trattamento e remissione spontanea dopo una o al massimo due settimane. La comparsa d'intolleranza agli zuccheri o iperglicemia si può verificare in alcuni casi per l'effetto inibente della somatostatina e analoghi sul rilascio d'insulina, generalmente in limiti tollerabili e controllabili. Sono state osservate anche stasi intestinali o gastriche da ridotta attività peristaltica. Nettamente più rara è l'eventualità di una lieve riduzione della pressione arteriosa e del ritmo cardiaco. In alcuni casi la somatostatina ha favorito la formazione di calcoli di colesterolo a livello della colecisti per insufficiente attività colagoga da riduzione di colecistochinina e del circolo entero-epatico di sali biliari. Quest'eventualità può essere prevenuta e controllata con le specialità in commercio ad attività coleretiche e colagoghe.

Retinoidi
Nelle concentrazioni presenti nel composto vitaminico MDB le usuali somministrazioni di 90-100 mg, pro chilo e pro die, non producono generalmente effetti collaterali. In soggetti predisposti ad ipertrigliceridemia si può avere un incremento del tasso ematico dei trigliceridi e qualche effetto collaterale a carico dell'apparato gastro-enterico, si può verificare in pazienti con insufficienza epatobiliare per la difficoltà di assimilare e utilizzare i retinoidi.

Acido ascorbico
L'unico inconveniente si registra in pazienti affetti da gastrite o ulcera in cui la somministrazione di vitamina C è preferibile in compresse effervescenti piuttosto che nel prodotto chimico puro in polvere, e comunque sempre durante il pasto.

Bromocriptina
Alle dosi usuali di 2,5 mg giornalieri il prodotto non da frequenti sintomi collaterali soprattutto se la somministrazione è frazionata durante i tre pasti. L'inconveniente più frequente è la nausea che può essere controllata con prodotti antiemetici e antinausea come l'ondansetrone cloridrato, attivo e consigliabile anche in situazioni analoghe prodotte dalla somatostatina.

Cabergolina
Durante i primi giorni di trattamento particolare attenzione va posta alla guida di veicoli o alla manovra di macchinari. Può dare nausea e disturbi come dispepsia e gastrite. Non sono evidenti e non sono state ancora confermate sofferenze renali o epatiche. L'uso cronico può avere un leggero effetto ipotensivo.

Vitamina D
Un'eventuale controindicazione o limitazione all'impiego può essere causata dall'effetto calcemico. Durante la somministrazione della vitamina D è pertanto opportuno un controllo settimanale all'inizio della cura e successivamente più diradato del tasso di calcio nel sangue. Generalmente la somministrazione negli adulti di 8-10 gocce non provoca incrementi della calcemia superiori ai livelli fisiologici.

Ciclofosfamide
Nei dosaggi di 50 mg (massimo 100 mg) utilizzati nell'MDB può provocare in alcuni pazienti un abbassamento del numero dei globuli rossi e bianchi e delle piastrine. La presenza nell'MDB di melatonina, vitamina E e retinoidi attenua notevolmente questi effetti della ciclofosfamide. Nell'eventualità di uno stato anemico si può somministrare eritropoietina in dosaggi tra 2000 e 10.000 unità in base allo stato e all'entità dell'anemia. L'eritropoietina può essere infusa in vena o somministrata per via sottocutanea. Nell'eventualità di una carenza di globuli bianchi (leucopenia) sono utili prodotti come le citochine (granulokine) che incrementano il tasso ematico di granulociti. Un aumento del dosaggio della melatonina, anche considerevole in considerazione della sua atossicità, ha riflessi positivi sia nell'eventualità di uno stato anemico che leucopenico o piastrinopenico.

Idrossiurea
Gli effetti negativi sono rapportabili a quelli indotti dalla ciclofosfamide e sono controllabili con gli stessi farmaci: eritropoietina, granulochina, melatonina. Nell'MDB il dosaggio del farmaco è drasticamente ridotto rispetto ai protocolli chemioterapici pertanto anche gli effetti collaterali lo sono. E' indicata soprattutto nelle localizzazioni neoplastiche cerebrali per la sua possibilità di attraversare la barriera ematoencefalica.

Melatonina
Studi su volontari sani, su animali da esperimento e in vitro hanno escluso danni prodotti da questa sostanza. Anche dosaggi centinaia di volte superiori a quelli usualmente impiegati in terapia non hanno prodotto alcun effetto collaterale né contestuale alla somministrazione né postumo, come si è potuto rilevare controllando i pazienti anche per anni. L'unico inconveniente, presente soprattutto alle prime somministrazioni, è rappresentato dall'induzione di sonnolenza, in misura molto variabile fra i pazienti.

 

Stampa