FINALITA' | |
CHI SIAMO | |
DOVE SIAMO |
È un analogo strutturale di un amminoacido essenziale, la metionina, in cui l’atomo di zolfo è sostituito da uno di selenio. Le caratteristiche biochimiche di metionina e selenio-metionina sono simili. La seleniometionina radiomarcata (L Seleniometionina[75Se]), gamma emittente, è indicata in radiodiagnostica, soprattutto per la scintigrafia del pancreas, paratiroidi, parotide e prostata. Per spiegare il razionale dell’impiego del selenio, consideriamo brevemente la perossidazione lipidica, processo bifasico comprensivo dell’iniziazione e propagazione. La prima è prodotta da radiazioni ionizzanti o radicali liberi; in essa si verifica l’estrazione di un idrogeno dal gruppo CH2 della catena alchilica con liberazione di un radicale lipidico, e successivamente la produzione di un perossido lipidico per ossigenazione. La seconda fase, la propagazione, è attivata da reazioni a catena con altri lipidi dei composti prodotti dall’iniziazione. L’omeostasi biologica antiossidante si articola su meccanismi enzimatici e antiossidanti, i quali ultimi intervengono quando sono saturate le possibilità enzimatiche. I meccanismi antiossidanti a loro volta si distinguono in preventivi, limitanti la fase di iniziazione delle reazioni ossidative, e quelli che intervengono interrompendo la propagazione. La vitamina E e analoghi esercitano la massima attività biologica, mentre la Vitamina C interviene favorendo la rigenerazione della vitamina E, il cui rapporto con le molecole fosfolipidiche nelle biomembrane è pari a 1/ 2-3000. La vitamina C interviene sulle reazioni ossidative interagendo con i radicali liberi in funzione inibitrice di nuovi prodotti dell’ossidazione. Il coinvolgimento del selenio nell’enzima glutatione – per ossidasi spiega l’interazione tra selenio e vit. E. Infatti la glutatione- per ossidasi può rigenerare la forma naturale della vitamina E dopo ossidazione [Tarozzi “Ruolo fisiologico degli acidi grassi polinsaturi” (Skepsis I,1-1999.20-37).] La Selenio-metionina deriva dalla sintesi dell’elemento chimico selenio con un amminoacido, la metionina, che svolge per le sue proprietà di metilante, attività epatoprotettiva. Nei dosaggi giornalieri di 20-40 microgrammi è utilizzato soprattutto in neoplasie polmonari, epatiche o in tumori complicati da patologie degenerative. La molecola, idrosolubile, è utile per potenziare gli effetti antiossidanti e antiradicali liberi di vitamine e melatonina, oltre che per le sue proprietà citostatiche. La sintesi con la metionina consente di utilizzare questi effetti positivi del selenio senza danni epatici. Sono numerosi gli studi clinici su varie patologie tumorali, in particolare i riscontri positivi sono più evidenti e numerosi nei tumori polmonari, prostatici e del colon.
A prospective study of plasma selenium levels and prostate cancer risk.
Adjuvant systemic therapies in early-stage non-small-cell lung cancer
An ideal ocular nutritional supplement?
An intervention study to prevent gastric cancer by micro-selenium and large dose of allitridum.
Antioxidants block prostate cancer in lady transgenic mice.
Cell cycle arrest biomarkers in human lung cancer cells after treatment with selenium in culture.
Chemoprevention of lung cancer--from biology to clinical reality.
Chemoprevention of lung cancer. A review about previous studies, results and future developments.
Chemoprevention of prostate cancer.
Chemoprevention possibilities of lung cancer
Chemotherapeutic prevention studies of prostate cancer.
Clinical trials in cancer prevention: current results and perspectives for the future.
Combined effect of sodium selenite and campthotecin on cervical carcinoma cells
Current status of selenium and other treatments for secondary lymphedema.
Dietary antioxidants and human cancer.
Effects of a high-selenium yeast supplement on celecoxib plasma levels: a randomized phase II trial.
High dietary intake of sodium selenite induces oxidative DNA damage in rat liver.
How HIV-1 causes AIDS: implications for prevention and treatment.
Inorganic selenium retards progression of experimental hormone refractory prostate cancer.
Is antioxidant use protective of cognitive function in the community-dwelling elderly?
Is low-grade prostatic intraepithelial neoplasia a risk factor for cancer?
Mechanisms of mammary cancer chemoprevention by organoselenium compounds.
Potential pathologic markers for prostate chemoprevention studies
Prostate cancer chemoprevention: an overview of United States trials.
Prostate cancer prevention: what do we know now and when will we know more?
Review article: chemoprevention of colorectal cancer.
Role of iodine in antioxidant defence in thyroid and breast disease.
Selenite-induced apoptosis in doxorubicin-resistant cells and effects on the thioredoxin system.
Selenium and colorectal adenoma: results of a pooled analysis.
Selenium and its relationship to cancer: an update dagger.
Selenium and selenomethionine levels in prostate cancer patients.
Selenium as an element in the treatment of ovarian cancer in women receiving chemotherapy.
Selenium biochemistry and cancer: a review of the literature.
Selenium compounds regulate p53 by common and distinctive mechanisms.
Selenium in the treatment of head and neck lymphedema.
Selenium levels of patients with newly diagnosed prostate cancer compared with control group.
Selenium: epidemiology and basic science.
Status of selenium in prostate cancer prevention.
Synergistic effect of vitamin E and selenium in human prostate cancer cell lines.
The link between selenium and chemoprevention: a case for selenoproteins.
The role of PC-SPES, selenium, and vitamin E in prostate cancer.
The use of high-selenium yeast to raise selenium status: how does it measure up?