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I principi terapeutici costituenti l' MDB, sono Somatostatina-octreotide, Retinoidi, Vitamine E, D, C, Melatonina, Bromocriptina, microdosi di antiblastici (con dosi 100 - 200 volte inferiori alla chemio, ed inversione del meccanismo d' azione farmacologico da citotossico - citolitico della chemioterapia, a proapoptotico del MDB).

L'assoluta maggioranza delle trentaquattromilacinquecentootto pubblicazioni su questi principi, reperibili al 22/12/02 su MedLine - National Library of Medicine, selezionati su questo sito nella sezione "MDB - Principi attivi", ne documenta la capacità di contrastare efficacemente gli aspetti fondamentali da cui origina e procede la biologia neoplastica: l' alto indice proliferativo, l' assenza di differenziazione cellulare, e la conseguente inattivazione dell' apoptosi, principale meccanismo fisiologico antiblastico, caratteristiche comuni a tutti i tumori.

Anche nella prevenzione l'MDB agisce efficacemente, su elementi primari dell' eziopatogenesi tumorale, come agenti ossidanti e radicali liberi. Particolarmente indicato l' impiego nei tumori epiteliali, di retinoidi e delle altre vitamine epitelioprotettive, componenti del metodo, come E e D. Queste vitamine, oltre ad attivare potentemente il trofismo, l'integrità e il recupero funzionale degli epiteli, insieme alla Melatonina, limitano decisamente anche il danno citotossico che le radiazioni ionizzanti radioterapiche esercitano sugli epiteli limitrofi al trattamento, e quello ossidativo e dei radicali liberi sul DNA nucleare, sugli organuli del citosol e sulle membrane cellulari.

L'MDB pertanto, rappresenta una soluzione efficace, causale, alle neoplasie, mentre la chemio non interviene sulla causa, ma sul prodotto del processo neoplastico: le cellule tumorali. Essa persegue l'illusorio, utopistico fine dell'eliminazione di tutte le popolazioni neoplastiche, parte delle quali comunque, con un adattamento mutageno, produce cellule sempre più refrattarie ai chemioterapici, dotate di alto indice proliferativo, che colonizzano rapidamente un organismo debilitato, i cui meccanismi antiblastici, omeostatici, immunitari, sono stati gravemente e spesso irreversibilmente compromessi dalla chemioterapia.

Contrastando le molteplici, mutevoli, catene eziopatogenetiche della cancerogenesi, l' MDB tende a recuperare quell'equilibrio biologico, fisiologico, il cui sovvertimento ha consentito l'insorgenza della neoplasia, che anche nei tumori solidi, va sempre considerata una malattia sistemica, di cui la massa neoplastica rappresenta solo la massima concentrazione evidenziabile. Il metodo converte la biologia neoplastica in fisiologica, essenzialmente attraverso l'interazione e il reciproco potenziamento dei suoi componenti. Pertanto, non è solo la proprietà antiblastica di ogni singola molecola ad agire, ma è la sinergia che potenzia l'efficacia antitumorale dell' MDB. Somatostatina, Bromocriptina, Melatonina, inibiscono sia increti ipofisari (come GH, Prolattina, potenti e ubiquitari fattori di crescita, il cui ruolo nella cancerogenesi è documentato) che IGF1, TGF, EGF, VEGF, PDGF, NGF, GASTRINA, FGF, COLECISTOCHIININA, noti elementi primari della eziopatogenesi neoplastica.

Questo metodo nasce dall'esigenza di superare la sostanziale incapacità della chemioterapia di guarire il cancro, come chiaramente evidenziato dalla esistenza della chirurgia oncologica, che non avrebbe senso in presenza di una chemioterapia realmente efficace.

 
 
 
 
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